Premi Champions League: quanto vale il passaggio del girone con il nuovo format

Siamo entrati nel rush finale della prima della nuova Champions League a girone unico a 36 squadre: ma quanto guadagnano i club che proseguiranno?

Champions League
La Champions League (Instagram)

Tutti siamo ancora in attesa di capire come finirà. La nuova Champions League è stata una grandissima novità non solo per gli appassionati ma anche per i giocatori e i club che partecipano. La nuova struttura prevede un girone unico a 36 squadre, decisamente diverso dai consueti otto gironi a quattro squadre ai quali eravamo abituati e con i quali avevamo ormai imparato a fare i calcoli per capire quali potessero essere le combinazioni per passare il turno. Ora, a due giornate dalla conclusione, ancora quasi tutto è da decidere: chi si qualificherà direttamente agli ottavi di finale, chi dovrà passare dagli spareggi e chi verrà eliminato.

La nuova Champions: quanti punti servono per passare?

Simone Inzaghi
Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter (Instagram)

Il nuovo format è coinciso anche con la prima volta in cui l’Italia ha portato ben cinque squadre nella massima competizione europea. Inter, Milan, Juventus, Bologna e Atalanta stanno rappresentando il nostro Paese, seppur con cammini diversi. La squadra di Inzaghi, nonostante il ko contro il Bayer Leverkusen, ha altissime possibilità di terminare tra le prime otto e qualificarsi direttamente agli ottavi di finale. Più complicato, ma decisamente fattibile, il discorso per Milan e Atalanta che dovranno ottenere più punti possibili nelle ultime due apparizioni per strappare il pass. La Juventus quasi certamente dovrà invece passare dagli spareggi, mentre per il Bologna, con ogni probabilità, il cammino europeo giungerà al termine a gennaio. Per qualificarsi tra le prime otto servono almeno 17 punti, mentre per accedere agli spareggi almeno 10.

Nuova Champions League: come è suddiviso il montepremi

Thiago Motta
Thiago Motta, al suo primo anno alla guida della Juventus (Instagram)

Innanzitutto va detto che ogni club qualificato ha ricevuto una quota di partecipazione di 18,62 milioni di euro. Si tratta di una cifra ancora maggiore rispetto a quella garantita in passato, con la quota dell’edizione scorsa che ammontava a 14,8 milioni di euro. A questi vanno aggiunti i bonus per i risultati ottenuti durante la prima fase: per ogni vittoria sono assegnati 2,1 milioni di euro, mentre per ogni pareggio sono elargiti 700.000 euro. Inoltre, le prime otto classificate percepiranno due milioni aggiuntivi, mentre quelle che si classificheranno dal nono al sedicesimo posto guadagneranno un milione a testa. Saranno messe in palio altresì 666 quote da 275mila euro, da assegnare a tutte le squadre in base alla posizione che occuperà al termine delle prime otto partite: la prima percepirà 36 quote (9,9 milioni di euro) e l’ultima una sola (275mila euro).

I bonus per i passaggi turno e i bonus “value”

Oltre ai premi per la prima fase, l’UEFA ha previsto bonus significativi per le squadre che avanzano nelle fasi successive della competizione. Playoff: 1 milione di euro; Ottavi di finale: 11 milioni di euro per ogni club qualificato; Quarti di finale: 12,5 milioni di euro; Semifinali: 15 milioni di euro; Finalista: 18,5 milioni di euro; Vincitore: 25 milioni di euro (più ulteriori quattro milioni per la qualificazione alla Supercoppa europea. A tutta questa pioggia di milioni vanno aggiunto i bonus value che riguardano il market pool e il ranking storico dei club. In particolare, il market pool si basa sui ricavi generati dai diritti televisivi nei vari mercati europei ed extraeuropei, mentre il ranking storico premia i club in base alle loro prestazioni nelle competizioni europee negli ultimi dieci anni. Il totale disponibile per questa categoria è di 853 milioni di euro.

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